Cuori in Atlantide: l’antologia più sorprendente di Stephen King.

Due settimane fa avevo parlato di “Uomini bassi in soprabito giallo”, primo racconto dell’antologia “Cuori in Atlantide” di Stephen King. La scorsa settimana avrei voluto scrivere del secondo racconto di questa antologia, ma ho preferito aspettare perché andando avanti con la lettura mi sono resa conto che “Cuori in Atlantide” non è solo una raccolta di racconti, ma un insieme di narrazioni tutte collegate in qualche modo tra loro. Per quanto indipendenti infatti, sono diversi gli elementi che uniscono in qualche modo queste storie.

A parte “uomini bassi in soprabito giallo” infatti, tutti gli altri racconti sono uniti da un tema fondamentale: la guerra in Vietnam. In ogni storia, King offre una visione brutalmente onesta di quella che è stata la guerra e le sue conseguenze sull’America, dalla vita universitaria oscurata dalla paura di venire reclutati, ai movimenti e le proteste per la pace; da chi dopo essere tornato cerca un modo per espiare le proprie colpe, a chi si pone domande dopo aver visto la propria vita e quella di tanti altri compagni distrutta dopo la fine di tutto.

C’è però un altro elemento che collega tutti i racconti e questa volta anche il primo. In “uomini bassi in soprabito giallo” infatti, vengono introdotti diversi personaggi secondari alcuni dei quali compaiono nei racconti successivi anche come protagonisti. L’anello di congiunzione tra ogni storia è proprio uno di questi personaggi: Carol. Prima come fidanzatina di Bobby, protagonista di “uomini basso in soprabito giallo”, vediamo Carol comparire in ogni singolo racconto, a volte semplicemente tramite i ricordi dei protagonisti, mai come voce narrante, ma sempre in qualche modo fondamentale nella narrazione. Racconto dopo racconto, la sua storia e la sua vita vengono svelati fino alla fine in cui è lo stesso Bobby a svelarci il suo destino.

Un’antologia complessa e inaspettata, un corpus di racconti che colpisce e sorprende spiazzando attraverso dettagli inseriti ad arte e storie intense e profonde. Consigliatissimo.

Visioni di Robot: la robotica secondo Asimov

Questa è la seconda antologia di Asimov che leggo e non posso che confermare di adorare questo straordinario autore.
Con i suoi robot, Asimov è riuscito a catturarmi, grazie anche alla sua potenza visionaria capace di anticipare i tempi unita a un forte realismo. 
Alcuni dei racconti presenti in questa raccolta sono gli stessi che si possono trovare anche in “Io, Robot”, ma tra quelli nuovi, degno di una menzione speciale è sicuramente “L’Uomo Bicentenario”.
Una storia splendida che ha saputo toccarmi il cuore, arrivando quasi a commuovermi. 

Oltre ai racconti però, “Visioni di robot” raccoglie anche nella parte finale una serie di saggi brevi di Asimov. In essi, l’autore parla do diversi aspetti dei suoi robot e dei robot nella realtà, dal loro rapporto con gli esseri umani all’influenza che potrebbero avere in futuro sulle loro vite (una visione forse un po’ troppo ottimistica sotto certi aspetti).
Una lettura scorrevole e interessante che vale davvero la pena leggere.

Il lato oscuro delle favole

Buonsalve a tutti!
Oggi torno a parlare dei miei scritti segnalando un’antologia davvero molto particolare dedicata alle fiabe che ci hanno accompagnato durante l’infanzia rivisitate in chiave Gotica e Horror.

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Vi avverto non sono favole da leggere ai bambini.
In Favole Oscure, edito dalla Mela Avvelenata, le fiabe infatti si tingono di sangue e violenza rivelando la loro vera natura oscura. Insomma diciamocela tutta: le storie che conosciamo e che leggiamo ai bambini sono solo versioni riadattate per essere accessibili ai più piccoli. Ne esistono infatti versioni inquietanti e cruente  (come quella di Cenerentola in cui le sorellastre si tagliano le dita dei piedi e i talloni per entrare nella scarpetta) e questa antologia ne offre proprio una rielaborazione dando loro allo stesso tempo una voce tutta nuova.

L’antologia è stata curata dai grandi Alexia Bianchini e Fabrizio Fortino ed è introdotta dalla prefazione di Fabiana Redivo. La splendida copertina invece, che racchiude un elemento di ogni fiaba inserita, è del bravissimo Ignazino Piacenti.
Per quanto riguarda il mio racconto si tratta de “La Regina delle Nevi”, rielaborazione dell’omonima favola di Hans Christian Andersen che, ho scoperto, non è poi così conosciuta come pensavo.

gli altri autori che hanno parteciapto sono:

Mario De Martino
Claudio Cordella
Daniela Barisone
Alexia Bianchini
Rigoni Fiorella
Fabrizio Fortino
Nicola D’onofrio
Simone Colaiacomo
Sabrina Rizzo
Connie Furnari
Anna Grieco
Lorenzo Crescentini

Se siete interessati, ecco qui il link per comprare l’e-book dell’antologia su Amazon  altrimenti siete più che liberi di non prendermi troppo sul serio 😉