La Favola Nera di Stephen King

Urca urca tirulero, è già martedì e nemmeno me ne sono accorta! Vabbè, per farmi perdonare, oggi voglio parlare dell’ultima fatica del re: “Fairy Tale”. Si tratta di un romanzo molto particolare, un fantasy che attinge a piene mani alle favole tradizionali, non quelle edulcorate della Disney (il protagonista stesso ripete più volte “io non sono un principe della Disney”), ma quelle oscure e a tratti grottesche delle origini. 
Quelle, per intenderci, in cui le sorellastre si tagliano i piedi per riuscire a calzare la scarpetta o in cui la sirenetta muore trasformata in spuma di mare dopo essere stata tradita dal suo amore.

Trama: Charlie Reade è un diciassettenne come tanti, discreto a scuola, ottimo nel baseball e nel football. Ma si porta dentro un peso troppo grande per la sua età. Sua madre è morta in un incidente stradale quando lui aveva sette anni e suo padre, per il dolore, ha ceduto all’alcol. Da allora, Charlie ha dovuto imparare a badare a entrambi. Un giorno, si imbatte in un vecchio – Howard Bowditch – che vive recluso con il suo cane Radar in una grande casa in cima a una collina, nota nel vicinato come «la Casa di Psycho». C’è un capanno nel cortile sul retro, sempre chiuso a chiave, da cui provengono strani rumori. Charlie soccorre Howard dopo un infortunio, conquistandosi la sua fiducia, e si prende cura di Radar, che diventa il suo migliore amico. Finché, in punto di morte, il signor Bowditch lascia a Charlie una cassetta dove ha registrato una storia incredibile, un segreto che ha tenuto nascosto tutta la vita: dentro il capanno sul retro si cela la porta d’accesso a un altro mondo. Una realtà parallela dove Bene e Male combattono una battaglia da cui dipendono le sorti del nostro stesso mondo. Una lotta epica che finirà per vedere coinvolti Charlie e Radar, loro malgrado, nel ruolo di eroi.

Tremotino, il mago di Oz, la favola dei tre orsi… l’intero romanzo è permeato dalla forte presenza di queste e altre favole, diventando con anch’esso, con lo scorrere delle pagine una favola nera che non manca di elementi horror cruenti e a tratti grotteschi. 
Una lettura che forse lascia un po’ perplesso il lettore all’inizio e tende a rallentare nella parte finale, ma sicuramente godibile. 
Consigliata anche se purtroppo siamo piuttosto lontani dai capolavori del passato di Stephen King. 

Favole e leggende del Giappone: un piccolo gioiello nascosto.

Ultimamente ho finito di leggere una piccola raccolta di favole giapponesi, acquistata durante lo scorso Salone del Libro.

Si tratta di storie tradizionali del Giappone che aprono al lettore occidentale un mondo completamente nuovo, ma che mantengono quel carattere fortemente educativo e a tratti cruento tipico anche delle favole nostrane.

Una raccolta che si legge in poco meno di un’ora in un’edizione splendidamente curata, ricca di tavole illustrate che sono uno spettacolo per gli occhi. Una lettura veloce e sicuramente molto piacevole. Consigliatissima. 🥰

Un piccolo accenno va fatto anche sulla EBEditore, per la straordinaria cura messa per la realizzazione non solo di questo piccolo volume, ma anche per gli altri titoli che ho visto nel loro stand al Salone del Libro. A partire dalla carta, di qualità straordinaria, che lascia una meravigliosa sensazione al tatto, fino alle illustrazioni e alle rifiniture grafiche…. ogni volume di questa casa editrice sembra un piccolo gioiello che vale la pena custodire ed esporre in biblioteca. Date un’occhiata al loro sito e se vi capita di passare al Salone del Libro, il prossimo anno, andate a vedere anche il loro stand per poter toccare con mano questi piccoli gioielli.

Due parole sull’Ickabog di J.K.Rowling.

J.K. Rowling, la “mamma” di Harry Potter, è tornata in libreria con una nuova fiaba, L’ICKABOG e ovviamente non potevo non lasciarmi tentare dalla voglia di leggerlo, anche se devo ammettere che non mi aspettavo quello che poi ho trovato tra quelle pagine (e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa).

Trama:

Alto come due cavalli, occhi infuocati, artigli affilati come rasoi. L’Ickabog sta arrivando…
C’era una volta un regno chiamato Cornucopia. Una minuscola nazione ricca e prospera, famosa per i suoi formaggi, gli ottimi vini, i dolci deliziosi e le salsicce succulente. Sul trono siede un sovrano benevolo, Re Teo il Temerario, le cui giornate trascorrono pigre, tra banchetti sontuosi e battute di caccia, con la fida compagnia dei suoi lord, Scaracchino e Flappone.

Tutto è perfetto… O quasi. Secondo la leggenda, infatti, un terribile mostro è in agguato nelle Paludi del Nord. Ogni persona di buonsenso sa che l’Ickabog è solo una leggenda inventata per spaventare i bambini. Ma le leggende sono strane e a volte prendono una vita propria… Quando questo accade, toccherà a due giovani amici, Robi e Margherita, affrontare un’incredibile avventura e svelare una volta per tutte dove si nasconde il vero mostro. Solo così speranza e felicità potranno tornare a Cornucopia.

Una splendida favola quella dell’Ickabog in cui la Rowling si imostra nuovamente capace di affrontare temi complessi e delicati in maniera adatta e comprensibile anche ai più piccoli così come dimostra di essere una straordinaria creatrice di mondi che, anche nella loro semplicità, riescono a loro modo a prendere vita. Un racconto che trascina pagina dopo pagina e che porta inevitabilmente il lettore ad affezionarsi ai protagonisti e agli strani abitanti del mondo di Cornucopia. 

Questa ovviamente è solo la mia opinione. Voi siete sempre liberi di non prendermi troppo sul serio. ^,.,^