J.K. Rowling, la “mamma” di Harry Potter, è tornata in libreria con una nuova fiaba, L’ICKABOG e ovviamente non potevo non lasciarmi tentare dalla voglia di leggerlo, anche se devo ammettere che non mi aspettavo quello che poi ho trovato tra quelle pagine (e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa).
Trama:
Alto come due cavalli, occhi infuocati, artigli affilati come rasoi. L’Ickabog sta arrivando…
C’era una volta un regno chiamato Cornucopia. Una minuscola nazione ricca e prospera, famosa per i suoi formaggi, gli ottimi vini, i dolci deliziosi e le salsicce succulente. Sul trono siede un sovrano benevolo, Re Teo il Temerario, le cui giornate trascorrono pigre, tra banchetti sontuosi e battute di caccia, con la fida compagnia dei suoi lord, Scaracchino e Flappone.
Tutto è perfetto… O quasi. Secondo la leggenda, infatti, un terribile mostro è in agguato nelle Paludi del Nord. Ogni persona di buonsenso sa che l’Ickabog è solo una leggenda inventata per spaventare i bambini. Ma le leggende sono strane e a volte prendono una vita propria… Quando questo accade, toccherà a due giovani amici, Robi e Margherita, affrontare un’incredibile avventura e svelare una volta per tutte dove si nasconde il vero mostro. Solo così speranza e felicità potranno tornare a Cornucopia.
Una splendida favola quella dell’Ickabog in cui la Rowling si imostra nuovamente capace di affrontare temi complessi e delicati in maniera adatta e comprensibile anche ai più piccoli così come dimostra di essere una straordinaria creatrice di mondi che, anche nella loro semplicità, riescono a loro modo a prendere vita. Un racconto che trascina pagina dopo pagina e che porta inevitabilmente il lettore ad affezionarsi ai protagonisti e agli strani abitanti del mondo di Cornucopia.
Questa ovviamente è solo la mia opinione. Voi siete sempre liberi di non prendermi troppo sul serio. ^,.,^