Michael Crichton e l’universo dell’aeronautica.

Michael Crichton è sicuramente uno dei miei autori preferiti. Quando lo leggo, non mi trovo solo immersa in una storia coinvolgente, ma anche in un universo di nozioni e informazioni nuove e affascinanti. In questo caso, Crichton mi ha portato nel mondo dell’aeronautica e dell’industria degli aerei di linea, qualcosa di immenso che non sarei mai riuscita a immaginare.

Trama: Un aereo entra misteriosamente in stallo sopra il Pacifico, e dopo attimi di terrore, a un passo dalla catastrofe, compie un atterraggio di fortuna con il suo carico di morti e feriti.  Qual è stata la causa dell’incidente? Un errore dei piloti? Un difetto strutturale del velivolo? Oppure un atto di sabotaggio? Inizia così un drammatico intrigo, ricco di sorprese e colpi di scena, che coinvolge le multinazionali dell’aeronautica, le compagnie di assicurazione e qualche giornalista senza scrupoli.

Come al solito, Michael Crichton trascina in una storia magistralmente costruita, permeata da un’atmosfera di ansia e tensione. Come in tutti i suoi libri, l’autore parte da un lavoro di estrema documentazione che in questo caso, purtroppo, risulta forse un po’ eccessivo. A volte, infatti, il ritmo della narrazione viene spezzato da spiegazioni forse un po’ troppo tecniche che potrebbero risultare noiose o troppo lunghe. Tutto sommato, però, non posso che promuovere questo romanzo, ennesima dimostrazione dello straordinario talento di questo grande autore.

Trinity Game: un’occasione persa.

Mi sono imbattuta in questo romanzo per caso, grazie a delle offerte periodiche su Amazon e l’ho preso, incuriosita dalla trama. Se devo essere sincera, però, non so se adesso lo riprenderei.

Trama: L’Ufficio dell’Advocatus Diaboli è il dipartimento segreto della Santa Sede che si occupa di verificare l’autenticità dei miracoli. Daniel Byrne è uno dei suoi investigatori, ma in dieci anni di lavoro e 721 casi seguiti, nessun evento ha dato esito positivo. Su una tv via cavo, l’istrionico predicatore Tim Trinity sembra dotato di poteri sovrannaturali: nel suo show televisivo pronuncia profezie in una lingua sconosciuta. Bollettini meteo, numeri della lotteria, risultati sportivi, le previsioni di Trinity sono molto variegate, molto precise… e sempre esatte. Che gioco sta facendo Tim Trinity? Daniel è incaricato delle indagini, perché lo conosce bene: Trinity è suo zio ed è stato suo tutore, ma non si vedono da vent’anni. È sempre il solito truffatore disonesto e avido? Oppure è il protagonista del primo miracolo della carriera di Daniel? Nella New Orleans ancora segnata dalla tragedia di Katrina, si prepara l’ultimo atto del discusso predicatore: mafia, servizi segreti, gerarchie religiose, tutti sembrano volerlo morto. E Daniel dovrà scegliere da che parte stare.

Trinity Game è un libro abbastanza coinvolgente, che all’inizio cattura l’attenzione e incuriosisce con una storia piuttosto intrigante. Peccato però che alla fine il tutto si sviluppi in maniera così superficiale e veloce da farti arrivare a fine lettura piuttosto indifferente. Un’ottima idea di base, che sicuramente offre anche degli spunti di riflessioni, ma che non viene sviluppata al massimo del suo potenziale. Un buon libro, ma che a mio avviso poteva dare molto, molto di più.

Poirot e il suo viaggio sull’Orient Express

Finalmente eccomi di nuovo, con la testa e la vita piena di novità sia personali che dal punto di vista della scrittura, ma sempre pronta a concedermi un momento di piacevole lettura. Questa volta mi sono dedicata a quella che, secondo me, è la regina assoluta del giallo e l’ho fatto con uno dei suoi romanzi più famosi: Assassinio sull’Orient Express.

Trama: Salito a bordo del leggendario Orient Express, l’impareggiabile investigatore Hercule Poirot è costretto a occuparsi di un efferato delitto. Mentre il treno è bloccato nella neve, infatti, qualcuno tra i passeggeri pugnala a morte il ricco signor Ratchett. Evidentemente l’assassino deve nascondersi fra i viaggiatori, ma nessuno di loro sembra avere motivo per commettere il crimine. Un’indagine complicata attende l’infallibile detective.

Che dire, Agatha Christie anche in questo caso non delude, creando un intreccio complesso e imprevedibile che ti cattura pagina dopo pagina, portandoti ad avere dubbi e domande sull’identità di un assassino che potrebbe essere chiunque o nessuno.
E, per una volta, ti fa anche domandare se valga davvero la pena trovarlo.
Consigliatissimo.