Michael Crichton è sicuramente uno dei miei autori preferiti. Quando lo leggo, non mi trovo solo immersa in una storia coinvolgente, ma anche in un universo di nozioni e informazioni nuove e affascinanti. In questo caso, Crichton mi ha portato nel mondo dell’aeronautica e dell’industria degli aerei di linea, qualcosa di immenso che non sarei mai riuscita a immaginare.
Trama: Un aereo entra misteriosamente in stallo sopra il Pacifico, e dopo attimi di terrore, a un passo dalla catastrofe, compie un atterraggio di fortuna con il suo carico di morti e feriti. Qual è stata la causa dell’incidente? Un errore dei piloti? Un difetto strutturale del velivolo? Oppure un atto di sabotaggio? Inizia così un drammatico intrigo, ricco di sorprese e colpi di scena, che coinvolge le multinazionali dell’aeronautica, le compagnie di assicurazione e qualche giornalista senza scrupoli.
Come al solito, Michael Crichton trascina in una storia magistralmente costruita, permeata da un’atmosfera di ansia e tensione. Come in tutti i suoi libri, l’autore parte da un lavoro di estrema documentazione che in questo caso, purtroppo, risulta forse un po’ eccessivo. A volte, infatti, il ritmo della narrazione viene spezzato da spiegazioni forse un po’ troppo tecniche che potrebbero risultare noiose o troppo lunghe. Tutto sommato, però, non posso che promuovere questo romanzo, ennesima dimostrazione dello straordinario talento di questo grande autore.