L’Esorcista è un film ormai diventato un cult per tutti gli amanti del genere horror. Magari non tutti sanno però, che è tratto dallo straordinario romanzo omonimo di William Peter Blatty su cui ho avuto la fortuna di mettere recentemente le mani.
TRAMA: Che cosa succede alla piccola Regan, trasformatasi in un mostro blasfemo che urla oscenità e frasi sconnesse? Sua madre, la famosa diva del cinema Chris MacNeil, non riesce a capirlo. Né ci riescono i medici e gli psichiatri né la polizia. Forse solo un esorcista può dare una risposta. Ma la Chiesa impone cautela, esige prove, chiede tempo. Intanto la casa risuona di colpi, i mobili si spostano da soli, un uomo muore con il collo spezzato, il fragile corpo di Regan sembra cedere alla tempesta che lo sconquassa. E lo scontro tra l’uomo di Dio e gli spiriti del Male sembra ormai inevitabile.
Forse anche più che nel film, il romanzo del’Esorcista é una lenta discesa in uno oscuro abisso che porta il lettore faccia a faccia con il male puro. Si tratta, a mio avviso, di un’opera che (al di là dell’aspetto puramente horror) ha una spiritualità profonda che induce a porsi delle domande al di là del proprio credo religioso. Consigliatissimo quindi non solo agli amanti dell’horror, ma anche a tutti quelli in cerca di un romanzo di spessore capace di trascendere il genere e di spingere a una sincera riflessione sulla fede e sulla natura stessa del bene e del male.
Questa ovviamente è solo la mia opinione. Voi siete sempre liberi di non prendermi troppo sul serio ;P