In un futuro distopico l’umanità riesca a vivere in serenità dividendosi in fazioni, ognuna basata su un valore: la sapienza per gli Eruditi, la generosità per gli Abneganti, il coraggio per gli Intrepidi, la sincerità per i Candidi e l’amicizia per i Pacifici. Beatrice Prior, appartiene con la propria famiglia agli Abneganti. All’alba dei sui sedici anni è chiamata, come i suoi coetanei, a scegliere a quale fazione appartenere per il resto della vita. Ma la vita di Beatrice cambierà per sempre quando scoprirà di non appartenere a una fazione, ma di essere una Divergente. Questa sua divergenza la renderà pericolosa agli occhi di molti, mettendo in pericolo la sua stessa vita e per salvarsi Beatrice potrà contare solo su Quattro, il suo istruttore tra gli Intrepidi.
Una recensione lampo per un film che in effetti era da un po’ che aspettavo di vedere: Divergent. Di solito apprezzo che gli adattamenti cinematografici siano diversi dai romanzi da cui sono tratti, ma in questo caso ammettoche mi è piaciuto invece il fatto che non se ne discosti poi molto. A suo tempo avevo trovato l’omonimo romanzo una lettura piacevole e non troppo impegnativa (ecco la mia recensione del libro) adatta a passare del tempo con una bella storia e anche per il film è stato così. Le due ore e mezzo di durata sono letteralmente volate, lasciandomi a tratti davvero col fiato sospeso (la scena in cui Triss si lancia da un grattacielo, assicurata solo a un lungo cavo è spettacolare). Continua a leggere