Tantissimi auguri e lettere da Babbo Natale

Manca meno di una settimana a Natal e indovinate un po’? Io adoro il Nartale! Credo sia una festa speciale (e non lo dico perché il 24 è il mio compleanno, almeno non solo 😀 ), un giorno in cui ci si può concedere di sperare, di lasciarsi alle spalle per un attimo tutte le brutture e i litigi, tutte le tristezze e le paure. Una festa in cui è possibile tornare un po’ bambini e godersi quella magia e quell’innocenza che non sempre ci è concessa. Proprio in occasione di questa festa, voglio parlarvi di un libro davvero speciale: Le Lettere di Babbo Natale di J.R.R.Tolkien.

Si tratta di una serie di lettere scritte e illustrate da Tolkien per i suoi figli. Racchiuse in delle buste bianche affrancate con i francobolli delle Poste Polari, queste lettere rappresentano un gioco nel quale l’autore del Signore degli Anelli, fingendo di essere Babbo Natale, racconta incredibili e divertenti avventure al Polo vissute appunto da Babbo Natale assieme all’Orso Bianco, all’Uomo della Luna e ad alte straordinarie creature. Un libro che rappresenta non solo l’amore di un padre, ma anche l’incanto di una festa che non è solo pranzi abbondanti, soldi spesi od oggetti regalati, ma anche magia e bellezza, innocenza e meraviglia. Insomma, passiamo tanto tempo a perderci in romanzi e mondi fantastici, quindi perché non concederci solo pochi momenti l’anno in cui vivere un po’ di quella magia nel mondo reale assieme alle persone a cui vogliamo bene?

Ok, ora che avete capito che sono un’inguaribile sognatrice, non posso che consigliarvi questo splendido libro e ovviamente augurare a tutti tantissimi auguri di magiche feste.

Shingeki no Kyojin ovvero: l’Attacco dei Giganti

Oggi non voglio parlare di un libro bensì di un manga che recentemente ho voluto rileggere dall’inizio alla fine: l’Attacco dei Giganti di Hajime Isayama. Avevo iniziato a leggere questo manga quando ancora non era finito e ho voluto rileggerlo proprio per poter assaporare la storia dall’inizio alla fine, senza interruzioni e senza dover aspettare tra un capitolo e l’altro. Che dire, leggere questa storia tutta d’un fiato è stato di una intensità devastante.

I giovani protagonisti dell’anime de “l’Attacco dei Giganti” (disponibile su Prime Video) nell’atto di compiere il loro “saluto militare” che simboleggia la loro volontà di sacrificare i propri cuori e la propria vita per l’obbiettivo finale.

Trama: Da oltre cento anni, l’umanità si è rifugiata all’interno di tre cerchi di mura per scampare all’assedio di giganti mangia-uomini privi di intelletto. Nonostante gli spazi ristretti e i divari sociali, l’umanità vive in pace all’interno delle mura, finché, un giorno, due giganti anomali, il Gigante Colossale e il Gigante Corazzato, non distruggono alcuni punti delle mura esterne, condannando a morte gli abitanti di quelle terre. Spetterà a tre giovani di quel distretto, Eren, Mikasa e Armin, svelare il mistero che avvolge la storia del loro mondo, l’origine dei giganti e il motivo dell’attacco dei giganti anomali.

L’Attacco dei Giganti è un manga crudo e a tratti spietato, con uno stile grezzo che risulta volutamente disturbante e grottesco. La storia è solo all’apparenza lineare. L’autore infatti arriva a cambiare spesso le carte in tavola e a sconvolgere il lettore con inaspettati cambi di prospettiva. Alcune vicende ad esempio, vengono mostrate da diversi punti di vista che ne stravolgono del tutto il significato arrivando a turbare il lettore che inevitabilmente arriva a porsi delle domande sui diversi protagonisti e sulla loro natura.

Quello che più mi ha colpito di questo manga però sono le tematiche trattate: il rapporto dei giovani protagonisti con il loro mondo, il desiderio di scoprirlo e di liberarsi dalle mure che li imprigionano è al centro di tutto, il motore che dà il via a ogni cosa. Un desiderio che li porterà a scoprire una realtà crudele per sopravvivere alla quale bisogna inevitabilmente arrivare a sporcarsi le mani.

Andando avanti, ecco che emerge un’altra tematica portante: la guerra. Man mano che si comprende la natura del mondo in cui si muovono i protagonisti, ecco che quelli che vengono considerati “i mostri”, gli esseri capaci di compiere le azioni più atroci, arrivano a mostrare motivazioni fortemente umane, tanto che ci si trova inaspettatamente a comprenderli e ad entrare in empatia con loro. Allo stesso modo, coloro che all’inizio vengono considerati “i buoni” arrivano a sconvolgere con azioni spietate spinti unicamente dai loro personali desideri. La guerra non viene vista come uno scontro tra buoni o cattivi, ma come una lotta tra due diverse realtà divise da un odio nato nel passato, a causa dei crimini commessi da persone ormai morte da secoli. Uno scontro ta popoli dove tutti hanno le loro motivazioni e nessuna di esse è mai davvero giusta e dove a pagare davvero sono proprio loro, i giovani.

Una storia cupa quindi in cui niente è come sembra e con protagonisti intensi e complessi ai quali è impossibile non legarsi. Un manga davvero sorprendente che consiglio vivamente di leggere.

Studio Illegale: il mondo dell’avvocatura secondo Federico Baccomo.

Quando ho iniziato a scrivere il mio nuovo romanzo avevo bisogno di informazioni su come si svolge il praticantato in uno studio legale di alto livello. Per mia fortuna mi sono potuta avvalere della preziosa consulenza della mia super cugina Giorgia che, oltre ad avermi parlato della sua esperienza diretta, mi ha suggerito di leggere “Studio Illegale” di Federico Baccomo.

Trama: Andrea Campi è un professionista serio. Giovane avvocato nel prestigioso studio legale Flacker Grunthurst and Kropper, si occupa di importanti operazioni societarie per conto dei più grandi colossi industriali. Aveva ambizioni, aveva amici, aveva una ragazza. Ora ha prospettive. Lavora fino a notte fonda, mangia pizza e sushi sulla scrivania, vive con un bonsai e parla con il muro. Finché un giorno si trova coinvolto in un nuovo progetto particolarmente delicato: è l’inizio di un turbine di eventi e incontri che investe la sua immobile routine, spazzandone via certezze ed equilibri. Tra un privato che va sempre più a rotoli e la catastrofe lavorativa incombente, Andrea arriverà a fare i conti con la propria vita, l’unica professione per la quale non ha mai sostenuto un colloquio.

“Studio Illegale” mostra infatti in maniera vivida come si svolge il lavoro all’interno di un importante studio legale e lo fa con un’ironia pungente, a tratti cinica e che non va troppo per il sottile. La storia è piuttosto semplice e la lettura scorrevole, ma nonostante una certa leggerezza, questo romanzo mostra, anzi sbatte in faccia, quelle che sono le dinamiche di molte realtà lavorative dei giorni nostri, realtà in cui il lavoro deve essere messo al centro di tutto; dove non c’è spazio per la vita privata se si vuole operare ad alti livelli e dove l’individuo sottomette se stesso alle esigenze lavorative.
Realtà dove bisogna eccellere anche a costo di rinunciare a cose preziose come i propri affetti o di pugnalare un collega alle spalle.

Una lettura divertente e interessante che sono davvero contenta di aver fatto.