Allora, sono d’accordo sul fatto che non si deba giudicare un libro dalla copertina però, ammettiamolo, quando uno si trova davanti a delle edizioni così belle come quelle della saga di Blackwater, la tentazione è forte. confesso: io ho ceduto. Era un po’ indecisa se comprare questo loro o meno perché ne avevo tanto sentito parlare e mi era stato più colte consigliato. Quando poi me lo sono trovato tra le mani, non ho resistito. Ne sono rimasta delusa?
Trama: 1919. Le acque nere e minacciose del fiume sommergono la cittadina di Perdido, Alabama. Come gli altri abitanti, i ricchissimi Caskey, proprietari di boschi e segherie, devono fronteggiare il disastro provocato dalla furia degli elementi. Ma il clan, capeggiato dalla potente matriarca Mary-Love e dal figlio devoto Oscar, dovrà anche fare i conti con un’apparizione sconvolgente. Dalle viscere della città sommersa compare Elinor, donna dai capelli di rame con un passato misterioso e un oscuro disegno: insinuarsi nel cuore dei Caskey.
In realtà questo libro mi ha spiazzata. Si tratta di una saga familiare con elementi mistery e gotici che ho trovato sicuramente ben scritto e, a tratti, disturbante. Se ci si aspetta un horror nel vero senso del termine si finisce col rimanere delusi perché tutti gli elementi del genere, in questo romanzo sono piuttosto velati e mai veramente di forte impatto. Eppure c’è qualcosa in questo libro che mi ha colpita. Forse a catturarmi è stata proprio la semplicità e la naturalezza con cui vengono affrontate situazioni che, di norma, risulterebbero agghiaccianti e terrificanti. Non mi sento di consigliarlo a tutti perché è un libro davvero molto strano a suo modo, ma posso dire che l’ho apprezzato soprattutto sapendo che la storia verrà ulteriormente sviluppata nei romanzi successivi.