Recentemente ho finito di leggere Brothers, un’epopea cinese scritta da Yu Hua, un libro che racchiude i due volumi della saga e che racconta, attraverso gli occhi di due fratelli, i cambiamenti della Cina degli ultimi trent’anni.
Trama: Due fratelli crescono in un mondo che suona loro incomprensibile a loro che sono bambini e intollerabile agli adulti: la cittadina di Liuzhen è sconvolta dalla Rivoluzione culturale. La follia non ha limiti, ha un colore, però, il rosso delle bandiere, delle spillette di Mao e del sangue. Yu Hua racconta una storia palpitante che sgretola l’idea grigia di collettività come una massa indistinta, inscenando una commedia tutta cinese e una tragedia umana disarmante. Brothers è un mondo che travolge e risucchia, dove l’orrore più osceno si stempera nella risata più liberatoria e le passioni che fanno grandi gli uomini coesistono con le loro piccolezze. Il ruggito grandioso dell’oceano di notte, il trionfo incontenibile della primavera, un uomo e una donna che si amano teneramente. Una pazza che corre nuda nella campagna, un professore ucciso a bastonate e un disgraziato che spia il didietro delle donne. E due bambini, di fronte a questo mondo indecifrabile, stanno a guardare con il moccio al naso.
Se devo essere sincera, questo libro mi ha spiazzata del tutto. Si tratta sicuramente di un’opera coraggiosa, con una critica forte e uno stile tutto sommato scorrevole, ma i personaggi e le vicende sono surreali, esagerati all’estremo tanto da risultare così fastidiosi che all’inizio si fa quasi fatica a entrare nell’ottica della narrazione. Nonostante una partenza un po’ a singhiozzi però, una volta capito il tono del libro la lettura scorre veloce a tratti divertendo ed emozionando, a tratti sconvolgendo e turbando con elementi che spesso raggiungono il grottesco, ma che mostrano in maniera crudelmente realistica i mutamenti della Cina degli ultimi decenni. Non aspettatevi una lettura seria, ma una storia cruda, provocatoria e allo stesso tempo fortemente ironica e parodistica. Mi è piaciuto? Sì, ma sono consapevole che è una lettura molto particolare che non potrebbe non piacere a tutti.