Come due chiacchiere con un’amica.

“Volevo essere una stella, invece sono un ombrello giallo” é un libro di Laura Castellani edito da Delrai Edizioni. Tuttavia, non si tratta di un romanzo, ma di una raccolta di consigli, pensieri e riflessioni che l’autrice condivide con il lettore, partendo da alcune semplici frasi.

Trama: Il libro giusto per quando la vita ti travolge e tu hai solo voglia di sederti e dire: «Basta così!» Cosa succede quando i sogni fanno acqua da tutte le parti, il Kamasutra diventa un pericolo pubblico e l’unica cosa elastica che ti resta è l’autostima… a tratti? Nasce una raccolta di pensieri ironici, pillole di saggezza e riflessioni esistenziali con il sorriso, sorte nel caos e scritte con il cuore. Tra ansie, sogni sgonfiati, attacchi di filosofia da supermercato e desideri di fuga permanente, questo libro è un abbraccio ironico a chi si sente fuori posto, troppo o troppo poco… comunque abbastanza per essere felice. Perché, in fondo, non saremo stelle ma ombrelli gialli, per dare un lampo di colore quando il grigio penetra ovunque.

Vi confesso una cosa: all’inizio non sapevo bene come approcciarmi a un libro come questo. Era un tipo di lettura nuovo per me. Alla fine, però, mi sono sentita davvero bene leggendolo. Si tratta di una lettura veloce, leggera (io l’ho finita in un paio d’ore) che ti dà l’impressione di conversare con una persona amica che non si mette su un piedistallo, elargendo consigli a destra e a manca, ma che semplicemente ti racconta la sua esperienza di vita e con un sorriso ti dice: le cose vanno da schifo? Beh, tu mandale a… si, insomma avete capito.
Un libro che consiglio vivamente perché, a volte, per sentirsi meglio, basta sapere che di non essere soli ad affrontare paure, dubbi e incertezze e che, spesso, un sorriso può fare tutta la differenza del mondo.

Gli Hunger Games e il tramonto di Haymitch.

Devo ammettere che quando ho saputo dell’uscita di un nuovo romanzo della Saga di Hunger Games, ho avuto un po’ paura che si trattasse dell’ennesima “trovata” per vendere e ridare slancio alla saga. Quando, però, ho scoperto che il romanzo raccontava la storia di Haymitch ho voluto dargli un’occasione e non me ne sono affatto pentita.

Trama: All’alba dei cinquantesimi Hunger Games, i distretti di Panem sono in preda al panico. Quest’anno, infatti, per l’Edizione della Memoria, verrà sottratto alle famiglie un numero doppio di tributi rispetto al solito. Intanto, nel Distretto 12, Haymitch Abernathy cerca di non pensarci troppo, l’unica cosa che gli interessa è arrivare vivo a fine giornata e stare con la ragazza che ama. Quando viene chiamato il suo nome, però, il ragazzo vede infrangersi tutti i suoi sogni. Strappato alla sua famiglia e ai suoi affetti, viene portato a Capitol City con gli altri tre tributi del Distretto 12: una ragazza che per lui è quasi una sorella, un esperto in scommesse e la ragazza più presuntuosa della città. Non appena gli Hunger Games hanno inizio, Haymitch comprende che tutto è stato predisposto per farlo fallire. Eppure qualcosa in lui preme per combattere… e far sì che la lotta si estenda ben oltre l’arena.

 

Questo libro, a mio avviso, parte un po’ in sordina, dando l’impressione di qualcosa di già letto, a causa forse di un ritmo iniziale un po’ troppo lento. Man mano che si procede con la lettura, però, la storia di Haymitch e dei legami che instaura durante la preparazione agli Hunger Games, arriva a coinvolgere sempre di più, aumentando di intensità fino a un finale, a mio avviso, tanto bello quanto straziante.
Devo dire che ho apprezzato molto il modo in cui l’autrice è riuscita a coinvolgere il lettore, nonostante questi sappia già come sarebbe andata a finire la storia, creando un filo conduttore sia con la trilogia originale che con “La ballata dell’usignolo e del serpente”.
Un libro che, inaspettatamente, ha un suo perché e che, nonostante possa essere letto autonomamente, consiglio soprattutto a chiunque abbia amato i romanzi precedenti della saga degli Hunger Games.

Camelia e il mondo fantastico di Monica Spigariol.

Il 28 Febbraio è uscito per Delrai Edizioni “Camelia”, un romanzo per bambini ( e non solo) davvero molto particolare, scritto dall’autrice Monica Spigariol.

Trama: “Camelia viene da un mondo parallelo, Vista, ed è una pescatrice, ma non una pescatrice come la intendiamo noi! Il suo compito è quello di ritrovare degli oggetti perduti sulla Terra – che nessun terrestre riesce a vedere – e ricondurli sul suo pianeta. Ha vari strumenti per portare a termine il suo lavoro: indossa degli occhiali dorati molto grandi e altri accessori particolari. Non solo, ha una rete speciale per catturare i fuggitivi, che la rende effettivamente una pescatrice. Per fortuna non è sola, con lei c’è un v-animale, Nexi, che la consiglia da vero amico. Di solito riesce a portare a termine questo incarico senza grandi difficoltà, se non risultando un po’ bizzarra agli abitanti della Terra. La situazione si complica quando una pergamena le si infila letteralmente tra i piedi, comportandosi in modo troppo strano. Preoccupata, Camelia cerca di recuperarla, ma quando ci riesce, scopre una verità scomoda…”

Uno dei punti di forza del romanzo della Spigariol è sicuramente l’ambientazione, un mondo dove realtà ed elementi fantastici si fondono con splendida naturalezza, senza forzature o stonature di alcun genere, permettendo al lettore di immergervisi completamente fino a innamorarsene. Anche I personaggi sono ben definiti sebbene alcuni, a mio avviso, potevano essere sviluppati maggiormente. Quello che ho amato di più di questo libro, però sono sicuramente le sue tematiche.

Camelia, infatti, è un romanzo di formazione, una storia sull’accettare e capire se stessi non solo attraverso l’affrontare nuove esperienze, ma anche grazie al coraggio di fare quello che si ritiene giusto a dispetto delle regole imposte da un mondo superficiale, dove l’apparenza è tutto e niente può essere messo in discussione. Una lettura scorrevole, forse un po’ troppo veloce e semplicistica in alcuni punti (da ricordare, però, che stiamo pur sempre parlando di un libro per bambini), ma sicuramente piacevole e consigliata. Ovviamente aspetto con impazienza il seguito.