Due parole sull’Ickabog di J.K.Rowling.

J.K. Rowling, la “mamma” di Harry Potter, è tornata in libreria con una nuova fiaba, L’ICKABOG e ovviamente non potevo non lasciarmi tentare dalla voglia di leggerlo, anche se devo ammettere che non mi aspettavo quello che poi ho trovato tra quelle pagine (e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa).

Trama:

Alto come due cavalli, occhi infuocati, artigli affilati come rasoi. L’Ickabog sta arrivando…
C’era una volta un regno chiamato Cornucopia. Una minuscola nazione ricca e prospera, famosa per i suoi formaggi, gli ottimi vini, i dolci deliziosi e le salsicce succulente. Sul trono siede un sovrano benevolo, Re Teo il Temerario, le cui giornate trascorrono pigre, tra banchetti sontuosi e battute di caccia, con la fida compagnia dei suoi lord, Scaracchino e Flappone.

Tutto è perfetto… O quasi. Secondo la leggenda, infatti, un terribile mostro è in agguato nelle Paludi del Nord. Ogni persona di buonsenso sa che l’Ickabog è solo una leggenda inventata per spaventare i bambini. Ma le leggende sono strane e a volte prendono una vita propria… Quando questo accade, toccherà a due giovani amici, Robi e Margherita, affrontare un’incredibile avventura e svelare una volta per tutte dove si nasconde il vero mostro. Solo così speranza e felicità potranno tornare a Cornucopia.

Una splendida favola quella dell’Ickabog in cui la Rowling si imostra nuovamente capace di affrontare temi complessi e delicati in maniera adatta e comprensibile anche ai più piccoli così come dimostra di essere una straordinaria creatrice di mondi che, anche nella loro semplicità, riescono a loro modo a prendere vita. Un racconto che trascina pagina dopo pagina e che porta inevitabilmente il lettore ad affezionarsi ai protagonisti e agli strani abitanti del mondo di Cornucopia. 

Questa ovviamente è solo la mia opinione. Voi siete sempre liberi di non prendermi troppo sul serio. ^,.,^

Due parole su “Rivelazioni” di Michael Crichton

Come al solito Michael Crichton non mi delude! Ogni volta che ho avuto la fortuna di leggere uno dei suoi libri ne sono sempre rimasta rapita sia per l’evidente lavoro di documentazione che per il modo in cui riesce sempre a catturarmi con le sue storie mai banali o scontate. L’ultimo suo libro che ho avuto tra le mani è stato “Rivelazioni” opera da cui è tratto anche l’omonimo film con Michael Douglas e Demi Moore.

Trama:

Thomas Sanders è un brillante manager e un tranquillo padre di famiglia. Finché non ritrova una sua ex spettacolarmente sexy, Meredith Johnson, che ha abilmente scalato i vertici della dct, l’avveniristica azienda di Seattle dove anche lui lavora. Il primo incontro tra i due si conclude nella maniera peggiore: la spregiudicata Meredith lo accusa di averla molestata sessualmente. Per salvarsi, Thomas dovrà ribaltare l’accusa, dimostrando in un’aula di tribunale che è stato lui ad aver subito le molestie. 

Ma il suo compito sarà reso più difficile da un oscuro intrigo finanziario al cui centro si trova la ditta per cui lavorano.

Rivelazioni é un romanzo ispirato a un reale caso di molestie sessuali, un caso in cui il ribaltamento dei “ruoli” (in questo caso infatti é l’uomo la vittima della molestia – cosa che capita più spesso di quanto non si pensi) porta il lettore a una serie di riflessioni su quella che é la vera uguaglianza tra i sessi. Perché é vero che una donna deve aver gli stessi diritti di un uomo, ma é anche giusto che abbia gli stessi obblighi e le stesse responsabilità quando si tratta di pagare per i propri sbagli e i propri crimini.
Consigliato quindi a chi vuole una lettura che trascina ma che allo stesso tempo offre numerosi spunti di riflessione e dibattito. 

Questa ovviamente è solo la mia opinione. Voi siete sempre liberi di non prendermi troppo sul serio. ^,.,^

Le mie letture di Gennaio

Finalmente! Eccomi qui con il primo post del 2021!!!! ( e meglio tardi che mai visto che siamo a fine gennaio XD)

Allora, visto che il tempo per scrivere qui sul blog è sempre meno, ho deciso che comincerò a fare un post al mese con un piccolo riassunto delle mie letture. Senza troppe pretese, solo la mia piccola opinione. 🙂

Il primo libro letto quest’anno è stato “Tanti Piccoli Fuochi” di Celeste NG.

Un romanzo molto bello dallo stile scorrevole e con un finale amaro, una storia che mette a confronto due realtà diverse: quella di Elena Richardson benestante che vive con la famiglia una vita apparentemente perfetta in una cittadina perfetta dove non esistono sfumature, ma solo il rispetto delle regole; e la realtà di Mia, artista e madre single che viaggia di continuo assieme alla figlia Pearl seguendo la propria ispirazione.L’impatto di queste due realtà porterà a rivelare segreti e ipocrisie nonché alla nascita di legami che finiranno con lo stravolgere le vite di entrambe. Ma soprattutto, a mio avviso, è un romanzo che porta a chiedersi: cosa si sarebbe disposti a fare per i propri figli? 

l secondo libro devo dire che è stata un po’ una delusione. Si trattai di “Dark Games” di Anna Carey .

L’ho letto in un paio di sere e ne ho apprezzato lo stile fluido e scorrevole nonché la trama ben costruita (anche se per forse un po’ scontata.)
Il vero problema di questo libro (e che quindi non mi porta a consigliarlo) é che nonostante la narrazione in seconda persona non sono riuscita minimamente a entrare in empatia con i suoi personaggi. Insomma un esempio, a mio avviso, di storia ben scritta che però ti lascia ben poco a livello emozionale.

Poi c’è stato “ Diario” di Anne Frank. Personalmente lo considero uno dei libri più importanti che io abbia mai letto. Ho imparato tanto da esso, dalla vita di questa giovane che ha vissuto un periodo tra i più orribili della storia. Mi ha insegnato a essere forte e a sorridere anche nei momenti più difficili, a perseguire i miei sogni anche quando nel futuro non ci sono che tenebre, 
Una lezione importante la sua, che tutti noi, forse, dovremmo imparare.

L’ultimo (o quasi) libro letto questo mese è stato “American Psycho” di Bret Easton Ellis, un romanzo, a mio avviso, di una violenza estrema e disturbante. Un viaggio nella mente malata di un protagonista dominato dalle proprie psicosi, riflesso grottesco della società yuppie degli anni 80. A me personalmente é piaciuto, ma lo sconsiglio vivamente ai troppo giovani, ai troppo impressionabili o sensibili e alle persone che tendono a scandalizzarsi facilmente

Ragazzi, questa ovviamente è solo la mia opinione. Come sempre, voi siete sempre liberi di non prendermi troppo sul serio ^,.,^