Il ciclo delle Fondazioni ovvero il capolavoro di Asimov

Asimov non delude e sicuramente “il ciclo delle fondazioni” può a mio avviso considerarsi un vero capolavoro. 

In questi quattro romanzi, i primi tre dei quali compongono la trilogia originale che ha fatto vincere ad Asimov il premio Hugo, viene raccontata la storia delle due Fondazioni, nate per volere dello psicostorico Mari Seldon.
L’uomo, creatore delle funzioni matematiche alla base della psicostoria, era arrivato alla giusta conclusione che presto l’Impero Galattico sarebbe collassato costringendo l’umanità a 30000 anni di anarchie e barbarie.
Scopo delle Fondazioni è proprio ridurre questo periodo a soli mille anni attraverso una serie di Crisi (previste da Seldon proprio grazie alla psicostoria) che le porteranno alla fondazione del Secondo Impero.

Più che di romanzi veri e propri però, forse però è il caso di parlare di raccolta di racconti. La storia infatti non è propriamente lineare, ma mostra gli eventi salienti di ogni secolo di vita delle Fondazioni, dalle loro origini fino ai suoi primi 500 anni con salti temporali improvvisi e inaspettati che all’inizio possono risultare spiazzanti, ma che poi (una volta capito il ritmo della narrazione) risultano, a mio avviso, assolutamente geniali. Ho trovato affascinante vedere come, con il trascorrere dei secoli, quelli che all’inizio erano i protagonisti diventano personaggi storici, quasi leggendari le cui vite e storie sono state distorte, quasi fraintese col passare del tempo.

Altro punto interessante di questi romanzi è che non c’è vera e propria azione. Le battaglie e le guerre spesso vengono raccontate dopo che si sono svolte attraverso cronache o i personaggi principali. Nonostante questo però, la lettura scorre e cattura, mai noiosa o pesante. 

Consigliatissimo a chiunque voglia immergersi nella fantascienza pura e agli amanti delle saghe complesse e magistralmente costruite.