Crichton e lo stato di Paura

Chi mi conosce bene (molto bene) sa che adoro Michael Crichton e i suoi lavori, amo la sua scrittura accurata e dettagliata nata da un attento studio della materia trattata. Proprio per questo, ovviamente, non potevo esimermi dal leggere “Stato di Paura” nel quale Crichton affronta l’importante (e delicato) tema dell’emergenza climatica.

Trama: A Parigi un fisico viene assassinato dopo aver eseguito un esperimento per una bella visitatrice. Nella giungla della Malesia, un misterioso imprenditore fa costruire un impianto di cavitazione dalle caratteristiche molto particolari. A Vancouver una fantomatica società affitta un mini-sommergibile da utilizzare nelle acque della Nuova Guinea. E a Tokyo un agente segreto cerca di capire che cosa significa tutto questo. Così inizia “Stato di paura”, il romanzo più ambizioso di Michael Crichton.

Sebbene questo romanzo parta in maniera forse un po’ spiazzante, una volta ingranata, la storia trascina in una fusione perfetta di azione e riflessione sia sulle tematiche ambientali che sulle organizzazioni che (in teoria) dovrebbero impegnarsi s risolvere il problema del surriscaldamento globale. Il punto forte di questo libro è proprio il suo portare alla riflessione, il suo indurre a porsi delle domande. Man mano che si procede nella lettura, il lettore viene spinto a dubitare di ciò che crede di sapere e ad approfondire le proprie conoscenze (in questo caso proprio dei problemi legati all’inquinamento e al surriscaldamento globale) attraverso uno studio più accurato, senza limitarsi al sentito dire o alle informazioni superficiali.
Un romanzo che consiglio vivamente e che, secondo me, può aiutare a sviluppare un maggior senso critico verso noi stessi e verso ciò che pensiamo di conoscere.

La Profezia della Curandera e il vero potere delle donne

Ci sono libri pieni di pagine e paroloni che però, quando arrivi alla fine, ti lasciano poco o nulla se non un vago ricordo destinato a svanire nel tempo. E poi ci sono quelle opere che, nella semplicità delle loro storie ti aprono gli occhi e la mente verso nuovi universi di verità e bellezza. Questo è il caso de “la profezia della Curandera” di Hernan Huarache Mamani.

Trama: Kantu è giovane, bella, piena di interessi e di entusiasmo. Vive a Cuzco, una città del Perù, e trascorre le sue giornate tra lo studio, gli amici, le feste. Non conosce nulla delle antiche tradizioni andine, della scienza della Pachamama, degli insegnamenti dei curanderos. Non la interessano. Un giorno, un evento inatteso sconvolge il suo universo, costringendola a confrontarsi con una realtà a lei incomprensibile. Disposta a tutto pur di conquistare l’uomo che ama, Kantu intraprende un cammino difficile che la porterà a riscoprire l’energia che c’è in lei.

L’opera di Mamani è libro che tutte le donne dovrebbero leggere.
È un’opera a mio avviso potente, incentrata sul potere nascosto della donna, su un mondo fatto di misteri e di potere di cui proprio la donna stessa è il cuore.

Un libro che ti porta a riflettere sul tuo essere donna e sulla forza nascosta che le donne celano nel profondo del loro essere nonché sulla natura dell’amore e su cosa rappresenta veramente l’unione tra un uomo e una donna. Una storia semplice e scorrevole, ma che lascia il segno nell’anima e nel cuore.
Sicuramente consigliato.

8 Febbraio

A fine 2022 ho preso, come ogni anno negli ultimi tempi, il calendario realizzato per raccogliere fondi in un canile. Dopo un po’ di tempo però, la persona da cui l’ho preso si è scusata dicendomi che al calendario mancava un giorno: il 9 febbraio.

Ovviamente non ho dato importanza alla cosa, anzi ho iniziato a chiedermi: e se il 9 febbraio non ci fosse sul calendario perché in realtà non arriverà mai? Se rimanessi per sempre intrappolata nell’8 Febbraio?
Da quel pensiero è nata poi una nuova storia che è diventato poi un audioracconto sul favoloso canale YouTube di Pit Enjoy Ever che ringrazio di cuore.

Sperando che possa piacervi, vi auguro buon ascolto 😉