Le Fenici di Francesco Falconi

Ed eccomi qui, con un una nuova lettura appena conclusa e una nuova storia di cui parlare. Questa volt si tratta de “Le fenici della maremma”di Francesco Falconi.

Il romanzo è il seguito de “i grifoni della maremma” se prosegue la storia della famiglia Innocenti, attraverso lo sguardo di Federico, figlio di Mario, protagonista del precedente romanzo.

 

Trama:

Federico Innocenti ha solo 8 anni quando si trova ad affrontare i primi duri colpi della vita. In una famiglia segnata da tensioni, litigi e segreti mai risolti, Federico deve difendersi dalla violenza dei compagni di scuola, dalle laceranti dispute tra i genitori e dal rancore che ha distrutto il legame tra gli zii. Mentre il vuoto affettivo creato dal padre cresce dentro di lui, Federico si trova a confrontarsi con il proprio senso di inadeguatezza, sprofondando in un abisso emotivo che lo porterà persino a infierire contro il suo stesso corpo, costringendolo a combattere una battaglia silenziosa contro i propri lati più oscuri. Come una fenice, simbolo di morte e rinascita, Federico dovrà trovare la forza di risorgere dalle ceneri del suo passato, rompendo il ciclo di odio e dolore che ha segnato ogni attimo della sua vita, attraverso il confronto con la memoria delle nonne Italia e Carmela, le colonne portanti che hanno sempre sorretto la famiglia e custodito i più intimi segreti. 

Francesco Falconi arriva toccare le corde del cuore con questo romanzo struggente e intenso, che racconta le vicissitudini della famiglia Innocenti.
Cuore pulsante della famiglia sono Italia e Carmela, le due nonne di Federico, il protagonista; due personaggi meravigliosi che incarnano, ognuna a suo modo, la vera forza di quelle donne e madri che, attraverso il sacrificio e l’amore, riescono a trovare la soluzione di quello che nel libro viene definito come “il teorema dell’odio”.
E questa storia è proprio una lotta contro l’odio, un viaggio di Federico attraverso i ricordi per sconfiggere quel vuoto che per anni, in passato, lo aveva portato a far del male a se stesso e che rischiava di spingerlo a ripetere quel ciclo di rabbia e frustrazione che già un tempo aveva portato rimpianti e rancore nella sua famiglia.
Una storia che mi ha fatto piangere e sorridere, che mi ha spinto, pagina dopo pagina, a vivere la scrittura di Falconi attraverso innumerevoli emozioni. Un romanzo che ho amato davvero tanto e che consiglio di cuore.