Uomini bassi in soprabito giallo

In questo periodo non riesco a leggere molto, ma sto comunque andando avanti con delle letture molto interessanti, tra le quali un’antologia di racconti di Stephen King: “Cuori in Atlantide” dalla quale è stato tratto l’omonimo film con Anthony Hopkins. Quello che magari non tutti sanno è che (sebbene riprenda il nome dell’antologia) il film è tratto da uno dei racconti al suo interno ovvero “Uomini bassi in soprabito giallo”

Trama: Un ragazzo di nome Bobby Garfield vive ad Harwich, nel Connecticut, con sua madre, Liz, vedova. Il ragazzo fa amicizia con un uomo di nome Ted Brautigan, che possiede abilità psichiche; egli confessa a Bobby di essere perseguitato da “uomini bassi” che indossano soprabiti gialli alla guida di auto dai colori sgargianti. Sebbene Bobby accetti di far sapere a Ted quando inizia a vedere locandine di “animali smarriti” che indicano che gli uomini bassi sono vicini, Bobby non dice nulla quando alla fine inizia a vederli per paura di perdere il suo amico.

Si tratta di un racconto piuttosto lungo che si ricollega direttamente al ciclo della Torre Nera (❤️) sebbene possa essere letto anche in maniera autonoma (questo ha portato a uno stravolgimento piuttosto notevole della trama del film rispetto al racconto originale). La storia è molto bella e riprende uno dei temi ricorrenti nelle opere di King ovvero il passaggio dall’infanzia all’età adulta. Nonostante questo però ho trovato alcuni tratti piuttosto lenti soprattutto nella parte iniziale. In ogni caso, nonostante alcuni difetti, un racconto sicuramente promosso.