Lovecraft’s Innsmouth: Claudio Vergnani dà nuova linfa al mito di Lovecraft.

Lovecraft's Innsmouth

Ho avuto modo di leggere e apprezzare tutti i precedenti romanzi di Vergnani e per questo non ho potuto resistere alla brama di mettere le mani anche su “Lovcraft’s Innsmouth” e devo dire che, a fine lettura, non me ne sono affatto pentita.

Prima di tutto c’è da dire che sono stata felicissima di ritrovare Claudio e Vergy, già protagonisti insieme de “Il 18° vampiro”, “il 36° giusto” e “l’ora più buia”. Sono due personaggi straordinari che è impossibile non amare, due volti di una stessa medaglia che insieme creano una combinazione perfetta ed esplosiva (a volte anche letale).

Altra nota positiva di questo racconto lungo è che non bisogna essere per forza estimatori di Lovecraft per poterlo apprezzare. Vergnani infatti riesce a creare una storia unica e moderna che trae in maniera coerente e precisa origine dall’opera Lovecraftiana dandole però una linfa tutta nuova. Chi non ha mai letto Lovecraft quindi si ritrova tra le mani un’opera originale e comunque comprensibile senza conoscerne l’origine mentre i suoi estimatori non potranno non apprezzare quella che è una vera e propria moderna ricostruzione di Innsmouth, fatta di citazioni, riferimenti e immagini descritte in maniera straordinariamente vivida.

Altro grande pregio dell’opera di Vergnani è sicuramente lo stile capace di incollare il lettore alle pagine, uno stile fatto di un’ironia pungente, a tratti amara, che però non mina assolutamente la tensione e l’angoscia che si fanno sempre più intense di pagina in pagina.

Con la speranza di poter leggere un seguito o comunque una “versione estesa”, consiglio vivamente “Lovecraft’s Innsmouth” a tutti gli amanti del genere e a coloro che vorrebbero avvicinarsi ad esso nonché a tutti gli estimatori di H.P. Lovecraft.

Non penso rimarrete delusi, voi comunque siete sempre liberi di non prendermi troppo sul serio ;P