The Last of Us: tante speranze e dita incrociate.

Lunedì scorso è uscita la prima puntata in Italiano della serie televisiva “The Last Of Us” tratta dall’omonimo gioco della Naughty Dog e con protagonisti Pedro Pascal (per gli amici Mando XD) e Bella Ramsey.

Trama: Venti anni dopo lo scoppio di una brutale pandemia da Cordyceps che trasforma gli esseri umani in mostri simili a zombie, il cinquantenne Joel, un cinico contrabbandiere ormai privo di qualsiasi speranza verso l’umanità, è costretto in circostanze estreme a viaggiare attraverso gli Stati Unitiinsieme ad Ellie, una ragazzina di quattordici anni che non ha mai vissuto al di fuori della zona di quarantena. Ma quella che doveva essere all’inizio una semplice e veloce consegna, si tramuterà ben presto in un lungo e atroce viaggio che li segnerà per sempre.

La prima puntata trascina creando un clima di ansia crescente che si trasforma pian piano in un’angoscia quasi asfissiante. Per il momento a spiccare, è l’evoluzione (o meglio l’involuzione) della società dopo lo scoppio della pandemia, ma soprattutto il tormento di Joel, quel vuoto che si è impadronito brutalmente di lui trascinandolo in un barato di dolore dal quale sembra non poter riemergere. Nonostante questo però, la presenza degli infetti aleggia come una minaccia costante, aumentando ancora di più il clima di ansia della serie.

Una puntata quindi che mi ha creato molte aspettative per una serie che, se dove mantenere le promesse iniziali, potrebbe essere davvero il più bell’adattamento tratto da un videogioco mai fatto. Per ora fortemente consigliata anche perché ho letto che hanno dichiarato ufficialmente che ogni stagione (la seconda è già stata confermata) coinciderà a livello trama con quella di un videogioco, cosa che (spero) dovrebbe evitare l’effetto “allungamento d brodo” che c’è stato in altre serie del genere. Bon, vado a vedermi la seconda… e magari la terza in lingua originale… 😀

Dark, la serie tedesca sui viaggi nel tempo firmata Netflix.

Per la serie “meglio tardi che mai”, ecco una piccola recensione lampo su Dark la prima serie tv tedesca realizzata per la piattaforma Netflix.Ne sono stata attirata (e non sono stata la sola da quanto ho sentito) per via della “locandina” che richiamava molto le atmosfere e i temi di IT e la curiosità è diventata interesse a seguito di alcuni commenti molto positivi letti e sentiti qua e là.

Devo dire che all’inizio non mi ha convinta. Ho trovato le prima due puntate piuttosto lente e pesanti. Per fortuna però, già dalla fine del secondo episodio, la serie ha cominciato a ingranare sviluppandosi in diverse epoche e creando un intreccio tra passato e presente sempre più coinvolgente. Il centro di tutto infatti sono i viaggi temporali e i paradossi che ne conseguono nonchè le relazioni tra gli abitanti di una città relativamente piccola che si ritrova a fare i conti con un passato che sembra volersi ripetere. Certo non è una serie che spicca per l’azione eppure Dark è riuscita a catturarmi puntata dopo puntata fino a quando anche quei due primi episodi (apparentemente noiosi e inutili) non hanno acquistato maggior senso.

Una serie angosciante, cupa e ben strutturata, con un finale di prima stagione che mi ha lasciato con una gran voglia di andare avanti e ha creato una certa aspettativa per la seconda. La consiglierei quindi a chi ama le serie intricate alla Lost e le storie fantascientifiche sui viaggi nel tempo e i paradossi temporali. Questa ovviamente è solo la mia opinione. Voi siete sempre liberi di non prendermi troppo sul serio 😉

The Mist: la serie tv tratta dal racconto di Stephen King

“The Mist” è la serie televisiva tratta dall’omonimo racconto di Stephen King, uscita su Netflix questo 25 Agosto. Avevo già avuto modo di vedere il primo film tratto da questo racconto che mi ha tenuto col fiato sospeso spiazzandomi del tutto nel finale, per questo ero davvero entusiasta dell’uscita di questa serie.

Un altro motivo per cui aspettavo questa serie è il possibile collegamento con la Torre Nera. Pare infatti che nel precedente film tratto da “The Mist” le creature che si nascondono nella nebbia siano le stesse che compaiono appunto proprio nella Torre Nera ed ero curiosa di vedere se fossero dei collegamenti anche tra questa serie tv e il film sulle vicende del Pistolero. Purtroppo però in questa prima stagione non viene data alcuna spiegazione sull’origine della nebbia o sugli esseri che la abitano quindi mi toccherà aspettare la seconda. Insomma difficile pensare che sia  un caso che la serie ( così come il remake di IT ) sia uscita proprio lo stesso anno in cui è uscito il film della Torre Nera.

Trama:

Una misteriosa e fitta nebbia avvolge una cittadina degli Stati Uniti. Presto tutti si accorgeranno che qualcosa di malvagio si nasconde dentro la nebbia, qualcosa che uccide i cittadini, o chiunque tenti d’oltrepassarla, in modo inspiegabile. I sopravvissuti si nascondono in alcuni edifici della cittadina, dove emergono divergenze personali che rendono difficile la convivenza, mentre il male si trova a pochi passi da loro.

Purtroppo l’entusiasmo di questa serie è stata un po’ smorzata dalle prime due puntate che, a mio avviso, sono un po’ troppo lente, quasi banali nel presentare personaggi forse un po’ troppo stereotipati. La delusione però è diminuita andando aventi con le puntate. I personaggi diventano man mano più interessanti, le vicende più incalzanti e angoscianti e la psicologia umana diventa la chiave di volta della serie. Man mano che la storia prende piede, viene sviscerata la natura umana dal fanatismo umano a come le persone possono degenerare e tramutarsi in bestie quando si trovano in una situazione estrema, rinchiuse, terrorizzate e ridotte quasi alla fame. Il tutto in un crescendo di tensione che sfocia in un finale di stagione con la giusta dose di sangue (e di gongolamento da parte mia).

Una serie quindi non eclatante, a tratti deludente forse e, all’inizio, piuttosto lenta, ma che comunque offre le giusta dose di tensione e ansia. Da vedere senza però limitare il proprio giudizio alle prime puntate.

Questa ovviamente è solo la mia opinione. Voi siete sempre liberi di non prendermi troppo sul seri. 😉