La Sentinella di Claudio Vergnani: una visione cupa e angosciante sul futuro del mondo.

Web.La Sentinella.Cover

 

Ci sono autori che rappresentano una garanzia, che riescono sempre a soddisfare le tue aspettative e a sorprenderti a ogni libro. Per me, uno di questi autori é sicuramente Claudio Vergnani. Ho da poco finito di leggere il suo romanzo “la Sentinella” e come sempre sono rimasta affascinata  dalla sua capacità di  trascinarmi e lasciarmi col fiato sospeso creando storie dal ritmo serrato in un’ambientazione dai toni fortemente cupi e angoscianti.

Trama:

Ecco il futuro. E molte cose sono cambiate: si è aperta un’era di uguaglianza e di spiritualità. Ciò che prima era privilegio delle classi agiate ora è alla portata di tutti. Niente più polizia, né esercito. Ma disastri naturali, catastrofi legate all’incuria, la sovrappopolazione dovuta alle direttive di una religione che pretende famiglie sempre più numerose, carestia e degrado hanno fatto del mondo un luogo inospitale e pericoloso. Il dilagare del cannibalismo, il proliferare di antiche sette legate al culto dei morti, la demenza indotta dall’uso di droghe letali, una fauna mutante mostruosa e antropofaga portano la Chiesa a istituire severe Selezioni per la formazione di Ordini scelti che mettano un freno ai pericoli. Nasce così l’Ordine delle Sentinelle. La Selezione per diventare Sentinella, però, non è solo dura, è disumana. E cosa succede se chi sopravvive rischia di ritrovarsi disumano a sua volta? Cosa succede se i prescelti si rivelano peggiori delle persone che dovrebbero combattere? 

Il romanzo si divide in due parti: la prima mostra la spietata selezione a cui viene sottoposto il protagonista per entrare nell’ordine delle Sentinelle, una serie di prove crudeli della durata di tre giorni che costringono i partecipanti a sforzi inumani, prove durante le quali è fin troppo facile morire.  L’intera selezione segue unicamente il protagonista che racconta la sua esperienza in una sorta di “monologo” senza quasi alcun dialogo con gli altri partecipanti o i selettori. Questo, a mio avviso, permette al lettore di entrare dei più nel ritmo duro e incalzante della selezione, di percepirne il ritmo serrato e tutta l’angoscia e la fatica del protagonista e di chi gli sta attorno.

La seconda parte invece rappresenta una fuga per la sopravvivenza del protagonista che si ritrova a fare da inaspettata guardia del corpo all’uomo più importante e influente di un mondo ormai in rovina. Durante la sua fuga, il protagonista si ritroverà messo alla prova non solo fisicamente, ma anche e soprattutto moralmente. Messo alle strette, dovrà scegliere tra la sua vità e la sua morale, tra salvare se stesso o la persona che sta proteggendo (non dico di chi si tratta per non fare spoiler) dalla cui salvezza potrebbe derivare un grande cambiamento. 

“La Sentinella” però é anche un viaggio nella natura umana, una riflessione sulla crudeltà dell’uomo e su ciò che esso é in grado di fare se spinto alla disperazione nonché uno spunto di ampia riflessione sulla religione e la fede.

Un romanzo quinsi dal ritmo incalzante con un’ambientazione cupa e angosciante, ma allo stesso tempo un’opera in grado non solo di intrattenere,ma anche di portare alla riflessione.

Assolutamente consigliato anche se voi ovviamente siete sempre liberi di non prenderemi troppo sul serio 😉

 

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