Ieri sono andata a vedere con la mia sister Valeria Anita Blondie e famiglia il secondo film della saga di Hunger Games: la ragazza di fuoco.
Il secondo romanzo della trilogia è sicuramente quello che ho amato di più per come mostra le conseguenze del gesto di ribellione di Katniss rivelando maggiori dettagli su Panem e sul clima di tensione già esistente nei vari distretti, tensione che sfocia in rivolta proprio grazie all’ispirazione della Ragazza di Fuoco.
Avendo adorato il libro le mie aspettative per questo film erano piuttosto alte e devo dire che sono state ben più che soddisfatte. Davvero molto, molto fedele al romanzo, La Ragazza di Fuoco è riuscito a farmi passare due ore e venti di tensione facendomi piombare nel clima di ribellione crescente di Panem e strappandomi però anche qualche sorriso (non dico risate perché pur essendoci diverse gag piuttosto divertenti la tensione non mi ha abbandonato un momento). Confesso di aver pianto in molti momenti: la visita di Katniss e Peeta al distretto 11, il povero Cinna viene picchiato a sangue mentre Katniss sta per entrare nell’arena degli Hunger Games sono state solo due delle scene che mi hanno inumidito gli occhi.
Ho trovato spettacolari poi gli abiti (quello da sposa che si “trasforma” in ghiandaia imitatrice è meraviglioso in entrambe le versioni), il trucco degli abitanti di Capitol City e le scenografie delle diverse zone di Panem e dell’arena-orologio.
Quella che però mi ha colpito di più è la straordinaria interpretazione di Jennifer Lawrence in grado di trasmettere tutta l’angoscia e l’insicurezza della sua Katniss che, ancora piena di incubi e angosce dopo la sua prima, terribile esperienza nell’arena, si ritrova prima minacciata dal presidente Snow e poi catapultata nuovamente nell’incubo degli Hunger Games.
Devo ammettere che all’inizio l’ho molto sottovalutata ma col tempo non ho potuto fare a meno di adorarla.
Oltre ad essere davvero un’attrice straordinaria (guardate il film “il Lato Positivo” per credere) mi fa sbellicare in due dalle risate ogni volta che la vedo in qualche intervista come in questo caso al David Letterman Show:
Insomma un film davvero ben realizzato con un’attrice straordinaria che rende davvero onore a una serie di libri dal successo meritato.
Piccola nota: vedendo il successo di Hunger Games non posso che sentirmi piuttosto triste al pensiero che i romanzi in Italia abbiano attirato l’attenzione solo dopo l’uscita del film. Il primo volume infatti è uscito credo attorno al 2008 (io ho ancora la prima edizione con copertina di Davide Nadalin) ed è stato ignorato dal grande pubblico tanto che i successivi due volumi, guarda caso, sono usciti solo dopo l’annuncio dell’uscita del film. Ma si sa… siamo in Italia: ci vuole un film per far aprire un libro.
p.s. ovviamente se non siete d’accordo con me siete sempre liberi di non prendermi troppo sul serio. 😉