Un giorno, Stephen King passa davanti a un ristorante. Attraverso una vetrina, vede una coppia intenta a litigare. La coppia sta raggiungendo il proprio tavolo, guidata da un cameriere che, dalla vetrina, si volta a osservare King, con un sorrisetto che colpì molto lo scrittore. Da questo breve momento è nato il racconto “Pranzo al Gotham Café”.
Trama: Un uomo di nome Steve Davis un giorno torna a casa e trova un biglietto da parte della moglie, Diane, che lo informa freddamente di averlo lasciato e che intende divorziare da lui. La sua partenza spinge Steve a smettere di fumare, ma ciò lo porta a soffrire di astinenza da nicotina. Quando l’avvocato della donna, William Humboldt, lo chiama per organizzare un incontro per discutere i termini del divorzio e propone un pranzo al Gotham Café, Steve accetta. La disperazione provocata dall’astinenza e dalla presenza della ex è quasi insopportabile, ma tutto ciò è niente in confronto agli orrori che lo attendono nell’esclusivo ristorante di Manhattan..
Pubblicato già in precedenza nella raccolta “Tutto è Fatidico”, questo racconto breve di King viene riproposto in un’edizione tutta nuova, con delle splendide illustrazioni di Javier Olivares che impreziosiscono l’opera, aumentando quel senso di macabro e grottesco che si percepisce man mano che si va avanti nella lettura (una lettura piuttosto veloce, essendo un libro con meno di un centinaio di pagine). Una storia che trova il suo punto di forza nel suo essere a tratti surreale, a tratti angosciante e che, attraverso la mente sconvolta del protagonista, mostra che, a volte, gli orrori più grandi si trovano nei posti più impensati. Se mi sento di consigliarlo? Sì, se siete amanti e collezionisti delle opere del Re, altrimenti, forse sarebbe meglio approcciarsi prima ad altri capolavori di King, visto anche il prezzo di copertina non indifferente.

Per me il romanzo più bello di Stephen King è Buick 8, ma anche questo è un capolavoro: https://wwayne.wordpress.com/2023/10/07/scopriro-la-verita-2/. L’hai letto?
Sì e concordo in pieno.
Mi fa molto piacere che siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Colgo l’occasione per dirti che mi sono appena iscritto al tuo blog. Grazie per la risposta! 🙂
Grazie a te e, anzi, scusa il ritardo con cui ho riposto 😊